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Alberto Tasca

I dieci Ingredienti della sostenibilità

Lavoriamo ogni giorno per lasciare ai figli un ambiente migliore.

Dieci ingredienti che, grazie ai programmi SOStain e VIVA, permettono a Tasca di misurare il proprio impatto sull’ambiente e di custodire ciò che la Terra dona.

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Alberto Tasca

A misura Di natura

Perché gli uomini devono esistere nel mondo?

È stata questa domanda, che il filosofo Hans Jonas si pose qualche tempo fa, a stimolare la mia riflessione sulla natura e sul fine dell’agire umano. Sono trascorsi 4,4 miliardi di anni dall’origine della vita sulla Terra e solo 200.000 anni dall’apparizione della nostra specie Homo Sapiens.

Nonostante ciò, l’uomo ha già causato l’estinzione di organismi viventi sul pianeta, ha ridotto

enormemente la quantità di pesci che vi sono negli oceani, ha interrotto importanti catene alimentari.

Ecco perché penso non si possa più aspettare: dobbiamo cambiare marcia in direzione di una nuova etica che non si soffermi esclusivamente sull’uomo, ma che sia capace di meditare sugli effetti a lungo termine del nostro agire.

Una nuova etica che si basi su un principio fondamentale: le conseguenze delle nostre azioni devono essere compatibili con la sopravvivenza della vita umana sulla terra.

Poiché la crisi socio-ambientale che stiamo attraversando non causa altro che un progressivo degrado della vita umana – come Covid 19 ci ha insegnato – bisogna ripensare l’ecologismo come una forma di umanesimo: non esiste infatti un reale contrasto tra eco-centrismo e antropocentrismo, perché la difesa degli interessi umani coincide con la difesa della natura e viceversa.

Noi uomini facciamo parte, insieme a tutti gli altri esseri senzienti, della medesima casa comune, la Terra: non possiamo dunque pensare di rovinare una parte senza rovinare il tutto. Alla luce di tutto ciò, secondo me, la sostenibilità va oggi intesa come un’etica della responsabilità, il cui scopo è quello di conservare l’integrità – non solo morale ma anche fisica – dell’uomo e del mondo in cui egli abita.

Come fare?
Misurando, valutando e provando a prevedere l’influenza che le nostre azioni potranno avere sulle sorti dell’umanità e del pianeta.

Sono trascorsi 12 anni da quando Tasca d’Almerita ha aderito ai programmi SOStain e VIVA, con la convinzione di iniziare un percorso di acquisizione di consapevolezza, perché volevamo sapere esattamente che effetto ha ogni azione che compiamo in vigna, in cantina e in generale in tutta l’organizzazione. In questo senso SOStain ci offre la possibilità di misurare, tramite rigorosi indicatori scientifici e con un approccio multidimensionale, il nostro livello di sostenibilità. In questo modo tutte le decisioni sono prese sulla base di dati che ci aiutano a evitare gli sprechi a e preservare il patrimonio che ci è stato dato in prestito. Moltissimi sono i risultati che abbiamo raggiunto, di cui sono molto orgoglioso e che potrete leggere in questo dodicesimo report.

Un lavoro costante e quotidiano, impegnativo anche, che ha fatto sì che all’interno della nostra azienda la sostenibilità si trasformasse in etica della responsabilità: non soltanto un metodo di conduzione aziendale, ma uno stile di vita ispirato a valori e principi che ruotano intorno al concetto di bene comune.

Non ho ancora trovato una risposta completa alla domanda iniziale. Posso però dire che questo modo di lavorare e di vivere fa stare meglio anche i collaboratori e tutti coloro che gravitano intorno all’azienda. Tutto ha un sapore migliore, si ha la percezione di un benessere diffuso ed è semplicemente molto più bello.

Alberto Tasca
Gestione sostenibile del vigneto
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Gestione sostenibile del vigneto

Le aziende SOStain sono tenute a gestire i loro Vigneti in maniera sostenibile.

Tasca d’Almerita segue il Disciplinare Metodi di gestione delle aziende eco-sostenibili, un sistema di coltivazione che privilegia l’uso di tecniche che garantiscono un minor impatto ambientale, il miglioramento della qualità delle produzioni agricole, la tutela della biodiversità e della salute degli agricoltori e dei consumatori. Grazie alla strategia di difesa integrata, Tasca d’Almerita ha un impatto su ambiente, agricoltore e consumatore inferiore o uguale a quello che si avrebbe se si praticasse una linea di difesa biologica.

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Divieto diserbo chimico
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Divieto diserbo chimico

Le aziende che aderiscono al Programma SOStain scelgono di non praticare il diserbo chimico.

Tasca d’Almerita non pratica diserbo chimico in nessuna delle sue Tenute. Per contrastare le erbe infestanti si ricorre al diserbo meccanico, che consiste nell’utilizzare mezzi fisici, come per esempio la zappa, ma anche aratri, lame, motozappe, erpici sottofila, che sradicano le infestanti dal suolo e quindi dal vigneto.

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Protezione biodiversità
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Protezione biodiversità

Per proteggere la biodiversità, qualora l’azienda agricola possegga una superficie superiore ai 15 ettari, essa deve mantenere zone naturali per almeno il 5% della superficie aziendale.

Tasca d’Almerita dedica alla viticoltura il 69% della superficie totale delle Tenute, mentre la restante parte è dedicata a pascoli, seminativi, oliveti, boschi, laghi, torrenti e aree non coltivate, al fine di mantenere la biodiversità, grazie alla diversificazione colturale, e di costituire aree rifugio per le specie naturali. Nelle Tenute sono inoltre allevate le api, preziose e fondamentali, non solo per la produzione di miele, ma anche per la salvaguardia della biodiversità.

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Materiali Ecocompatibili
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Materiali Ecocompatibili

Le aziende SOStain utilizzano solo materiali ecocompatibili nel vigneto.

Nelle Tenute Tasca d’Almerita, i materiali impiegati nell’attività viticola vengono scelti in funzione delle loro caratteristiche di riciclabilità ed ecocompatibilità. Tutti i nuovi vigneti sono realizzati utilizzando pali in legno e in ferro e i legacci per la potatura, quando possibile, sono in materiale degradabile.

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Materie prime locali
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Materie prime locali

È richiesto che il 100% delle uve e dei vini eventualmente acquistati siano di provenienza regionale.

La valorizzazione degli antichi mestieri, così come degli usi e costumi e la crescita dell’economia locale fanno parte di un concetto integrato di sostenibilità, finalizzato al miglioramento della qualità della vita delle comunità locali. Il 100% delle uve acquistate da Tasca d’Almerita e il 75% dei servizi impiegati provengono dal territorio siciliano. I fornitori di uve sono tutti localizzati in territori circostanti alle Tenute.

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Viva la sostenibilità
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Viva la sostenibilità

L’impatto sull’aria, sull’acqua, sul vigneto
e sul territorio viene misurato tramite gli indicatori del Programma VIVA, promosso dal Ministero dell’Ambiente.

Tasca d’Almerita dal 2016 calcola, a livello di organizzazione, gli indici del programma VIVA: Aria – Carbon Footprint, Acqua – Water Footprint, Vigneto e Territorio.
Tasca d’Almerita ha soddisfatto tutti i requisiti previsti dal programma.

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Solo l'energia che serve
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Solo l'energia che serve

E’ consentito produrre vini, utilizzando al massimo 0,7 kWh di energia elettrica per ogni litro di vino, al fine ridurre i consumi energetici e promuovere l’efficienza dei processi di vinificazione.

In tutte le Tenute Tasca d’Almerita i consumi di energia elettrica per litro di vino lavorato si sono mantenuti più bassi rispetto al limite definito dal Disciplinare SOStain: 0,7 kWh/l. Dal 2017 al 2022 Tasca d’Almerita ha risparmiato 609.170 Kwh di energia elettrica, pari a 263,89 tonnellate di Co2 evitate.

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Bottiglie leggere anche per l'aria
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Bottiglie leggere anche per l'aria

Il peso medio delle bottiglie di vino fermo impiegate nel corso dei due anni deve essere inferiore o uguale a 550 g/0,75 litro, al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Il peso medio delle bottiglie da 0,75 litri nel 2022 è risultato pari a 508,37 grammi.
Tutte le bottiglie provengono da vetri riciclati per il 70 / 80%; fanno eccezione i vetri bianchi che hanno percentuali di riciclo irrisorie (inferiori al 3%).

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Report di sostenibilità
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Report di sostenibilità

Le aziende SOStain pubblicano ogni anno un report di sostenibilità, per rendere trasparenti le azioni intraprese e i risultati raggiunti.

Nel 2022 Tasca d’Almerita ha pubblicato il dodicesimo report di sostenibilità. Anche il report del 2022 è ispirato all’impegno, alla trasparenza assoluta, alla verificabilità e comparabilità dei dati.

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Assenza di residui nei vini
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Le aziende SOStain devono effettuare analisi obbligatorie per verificare l’assenza di residui nei vini ogni anno.

Tasca d’Almerita tutela i consumatori, sottoponendo tutti i suoi vini ad analisi per garantire i più elevati standard di sicurezza e qualità. Dalle analisi condotte negli anni non è mai emersa la presenza di residui. Inoltre tutti i vini hanno un contenuto di solfiti inferiore ai limiti previsti dal regolamento del vino biologico.

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