Natura, Vulcano, terra e mare.
A Capofaro l’amore per il vino si sposa a quello per l’ospitalità.
Per anni, passando per mare nei pressi di Salina, io e mia moglie Francesca abbiamo ammirato un vigneto straordinario, a picco sul mare, in un territorio ricchissimo di storia dove la Malvasia è protagonista assoluta.
Attratti da questo straordinario connubio tra territorio e vite, nel 2001 siamo infine arrivati a Capofaro.
Il fascino di una vigna di oltre trent’anni, illuminata dallo storico faro del promontorio, ci ha conquistati. Come per tutti i nostri progetti siamo quindi partiti dal vigneto, studiandolo nei dettagli e confrontandoci anche con i produttori che l’avevano lavorato (bene) prima di noi. Gran parte della vigna è stata reimpiantata, mantenendo comunque il materiale vegetale storico.
Abbiamo così conservato la parte migliore delle parcelle esistenti, l’area adiacente al faro, e messo a dimora
I terreni – vulcanici, sabbiosi, drenanti, con un’elevata porosità ma dalla buona capacità in termini di mantenimento delle risorse idriche – e il particolare dinamismo climatico generato dalla vicinanza della montagna al mare, ci hanno aiutato a preservare il frutto e mantenere freschezza e acidità nei vini.
Oggi abbiamo l’opportunità di confrontarci con altri vigneti in zone vocate di Salina (nella zona alta di Val di Chiesa) e di sperimentare l’espressività della Malvasia in un’altra isola: nella vicina Vulcano ci prendiamo infatti cura da pochi mesi di una vigna meravigliosa, che è stata coltivata per anni con passione.
Ogni incontro è un’occasione di scambio e confronto, un'esperienza che coinvolge tutti i sensi.
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